OSLO – una città da urlo

Oslo, vista dall’aereo, si presenta cosi: immensamente verde, con poche case sparse qua e la e il mare che penetra in ogni singola fessura della sua terra. Vivace e calma, moderna e tradizionale, è una città completamente diversa da altre città metropolitane a cui siamo solitamente abituati. Appena ci si arriva, la sensazione che si percepisce è quella dell’ordine e della calma. Nessuna traccia di quel solito correre che esiste negli aeroporti e nelle stazioni dei treni nelle altre città. Zero ressa, zero gente che ti spinge per andare avanti. Camminano tutti con una calma incredibile, uno dietro l’altro in attesa del loro turno e se chiedi qualcosa ti rispondono con il sorriso e con la cortesia davvero rari.

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La veduta della zona di fianco alla stazione centrale

Il mezzo migliore e il più veloce per arrivare in centro dall’aeroporto Gardermoen è il treno NSB che in soli 25 minuti e una spesa di 101 korone, ti fa arrivare alla stazione centrale Oslo S situata in pieno centro. Esistono altre alternative come l’autobus Flybussen (ci mette circa 50 minuti) oppure il treno veloce Flytoget (190 kr) che costa di più. Quello che vi consiglio è di calcolare bene i tempi e scegliere quello più adatto alle vostre esigenze. Assolutamente da evitare sono i TAXI! Costa tantissimo e ci mettono il doppio del tempo.

Appena arrivati, cercate di munirvi di un po’ di contanti. I tassi di cambio e le commissioni sono altissime e la cosa migliore è fare un prelievo bancomat con la carta di credito e per tutto il resto pagare sempre solo con la carta. Non cambiate assolutamente gli euro in korone! E non pagate nei negozi in euro.

Una volta giunti a Oslo, cosa vedere e cosa fare?

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Il nostro giro inizia dalla stazione centrale Oslo S a piedi lungo la Karl Johan Gate. Il centro è compatto e facile da visitare a piedi. Inizia da qui e si snoda lungo questa strada che passa davanti alla Cattedrale (Domkirke) e al Parlamento (Stortinget), discende fino all’Università e risale poi fino al Palazzo Reale (Kongelige Slott). Di fianco alla cattedrale cade all’occhio la Basarhallene, un porticato circolare a due piani pieno di bar e negozi che una volta ospitava il mercato alimentare. Dateci un’occhiata all’interno della Cattedrale, se null’altro per le vetrate decorate da Emanuel Vigeland (1875-1948) (fratello minore del Gustav che ha realizzato le statue del parco Vigeland).

Bellissima la Eidenvoll plass, piazza sulla quale si affaccia il Parlamento, un edificio semicircolare molto particolare. Camminando lungo questa strada fino al teatro Nazionale tra fontane e alberi ci si ripara dal caldo piuttosto insolito per questo periodo dell’anno. Sul lato destro ci sono alberghi, bar e negozi pieni di gente. Anche qui non mancano i homeless che chiedono l’elemosina ai passanti.

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Il Parlamento e il Palazzo Reale di Oslo

Salgo a piedi sul colle per vedere da vicino il Palazzo reale. Non mi colpisce particolarmente ma il parco che lo circonda è davvero molto bello. Fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento quando la Norvegia si trovava sotto la sovranità svedese.

AKER BRYGGE è la zona più pittoresca di Oslo.

Mi dirigo verso il porto e per arrivarci passo di fianco le due torri del Municipio (Radhus). Dall’Aker Brygge partono i traghetti per la penisola di Bygdøy o per le isole delll’Oslofjord e la zona si presta per le passeggiate stupende.

All’estremità dell’Aker Brygge i due ponti pedonali conducono su due isole articificiali Tjuvholven circondate da condomini davvero belli nei pressi del museo Astrup Fearnley. Mi siedo al bar per bere un caffè e intanto mi godo la bellezza di questo posto.

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La zona del porto è quella molto frequentata dalla gente vuoi per il lungomare, vuoi per l’aria che si respira. Camminando ci si arriva alla fortezza di Akershus. Essendo una fortezza situata praticamente nel centro, stona un po’ con il resto urbanistico di Oslo. Il castello, eretto intorno al 1300, fu trasformato in palazzo rinascimentale da Cristiano IV (1596-1648), il re danese che ribattezzò Oslo con il nome Christiania, rimasto in uso fino al 1877 (questo spiega perché nelle cartoline inviate dalle spedizioni polari al posto di Oslo c’era scritto questo nome!). Intorno al castello fece erigere la fortezza con le mura e i bastioni difensivi.

Per risparmiare comprate OSLO PASS

Ho acquistato Oslo Pass che mi da ingresso gratuito nei musei e uso illimitato dei mezzi di trasporto. Salgo così sul traghetto per raggiungere la Penisola di Bygdøy, situata dall’altra parte dell’Oslofjord rispetto al centro. Qui si trovano cinque musei, uno più bello dell’altro.

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La zattera di balsa Kon – Tiki

1 Museo Kon-Tiki – assolutamente da non perdere. Custodisce la zattera di balsa originale con la quale, nel 1947, Thor Heyerdahl (1914-2002) fece la traversata del Pacifico dal Perù alla Polinesia. Avevo letto questo libro da bambina e devo dire che mi ha emozionato tantissimo. Guardando la fragilità e la piccolezza dell’imbarcazione viene inevitabile chiedersi come abbiano fatto Heyerdahl e i suoi compagni del viaggio a compiere quest’impresa senza morire e senza uccidersi a vicenda. Davvero incredibile!

2 Museo del Fram – il più bel museo di Oslo. Ospita due navi: Fram, la nave polare di legno più resistente mai costruita, che ha battuto tutti i record raggiungendo i punti più estremi del globo, e Gjoa, la prima nave ad aver attraversato il Passaggio a Nord-ovest. Esposizioni di foto, documenti d’epoca ed effetti multimediali trascinano il visitatore un secolo indietro e fanno rivivere le spedizioni polari avventurose di quei tempi. Se volete sapere come ci si sente quando si rimane intrappolati nel ghiaccio, un simulatore vi farà rivivere questa esperienza. Mentre salite sulla nave Fram un gioco di luci renderà indimenticabile la vostra visita.

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3 Museo delle navi vichinghe – custodisce le tre navi vichinghe rinvenute negli scavi di Oseberg, Gokstad e Tune insieme ai bellissimi manufatti di Borre provenienti da una quarta nave andata perduta, risalente al 900 d.C. Tutte originali e meglio conservate al mondo, le barche sono state utilizzate in mare e successivamente tirate a terra e utilizzate come sepolture. I reperti dimostrano la grande abilita dei vichinghi nell’intagliare il legno e testimoniano la loro fama di grandi navigatori.

4 Museo delle tradizioni popolari Norvegesi – oltre all’esposizione degli oggetti tipici della cultura norvegese, la parte migliore è rappresentata dal museo a cielo aperto che custodisce un centinaio di edifici rurali, rimontati e ricostruiti. Al centro si trova la stavkirke del Duecento, un tipico esempio delle costruzioni di questo genere molto diffuse in Norvegia. Le guide in costume spiegano le usanze e mostrano le pratiche di danza, tessitura ed altro.

5 Museo marittimo – forse il meno bello dei cinque ma comunqu interessante, questo museo ripercorre la storia della tradizione marittima della Norvegia.

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Dopo aver fatto il pieno dei musei faccio un giro nei dintorni. Il silenzio è quasi assordante mentre cammino intorno alla case di villeggiatura degli abitanti di Oslo. Per tornare in centro stavolta scelgo il bus. Scendo al parco Vigeland situato all’interno del Parco Frogner. La calura insolita del periodo rende necessario ripararsi dal sole in mezzo al verde e mangiare qualcosa al sacco per evitare di disperdere troppi soldi andando al ristorante.

Se volete vedere l’urlo si Munch recatevi alla Galleria nazionale. A me francamente questa opera d’arte non è mai piaciuta. Preferisco il Kulturhistorisk museum sebbene in questo momento alcune sezioni di essso siano chiuse per lavori.

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Oslo ha altre cose da vedere ed è territorialmente piuttosto estesa. Per vedere Holmenkollen bisogna prendere la metropolitana e recarsi fori centro. Un luogo da non perdere è il Teatro dell’Opera di Oslo (Der Norske Operahuset), un edificio di recente costruzione situato sulla baia est. Amo l’opera e non manco mai di visitare i teatri dove vado. L’ingresso qui è gratuito e la costruzione si presta per salire in cima o fare un bagno di fronte. Non stupitevi se vedere qualcuno in cima a fare il picknick all’aperto. Qui pare sia una cosa piuttosto normale.

INFO UTILI

COME ARRIVARE: voli diretti o con scalo dalle principali città italiane.

DOVE DORMIRE: I prezzi degli alloggi sono variabili e contrariamente da quello che si pensa, durante l’estate ci sono buone offerte. Prenotando con largo anticipo consente di risparmiare parecchio. Per una stanza in albergo ci vogliono almeno 900 kr. La Thon è una delle catene più convienienti della città. In alternativa si può optare per Air BNB.

Provati per voi: THON TERMINUS HOTEL nei pressi della Oslo S è un ottimo albergo moderno al il prezzo medio e in ottima posizione. Offre il pacchetto con colazione e cena a prezzo interessante. BEST WESTERN KARL JOHANN in ottima posizione ma da evitare nei mesi estivi perchè privo di aria condizionata.

DOVE MANGIARE: Per mangiare a Oslo bisogna essere disposti a spendere cifre considerevoli. Si parte da un minimo di 250 kr a cui va aggiunto il prezzo del bere che per una sola birra cresce di 95 kr (10 euro!). In alternativa bisogna accontentarsi di snack al bar o fare la spesa al supermercato.

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Provati per voi: LOFOTEN FISKERESTAURANT (Stranden 75) al Aker Brygge è un ristorante alla moda dove è possibile mangiare dell’ottimo pesce (vi consiglio steinbit – pesce gatto). VIPPA – è un enorme capannone pieno di stand gastronomici all’interno di vario genere, dove si possono mangiare cucina norvegese e orientale. Per prezzi bassi il posto è sempre strappieno. Non esiste il servizio a tavola ma ci si serve da soli.

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