Aspettando Natale a CRACOVIA

Natale si avvicina e quest’anno il ponte dell’Immacolata sarebbe stato più lungo. In vista dei quattro giorni possibili per evadere dalla routine, l’idea di andare a Cracovia mi parve poco buona, pensando al probabile freddo che avremmo potuto trovare. Ricordavo ancora Riga di due anni fa, quando cominciò a nevicare nel momento in cui scendemmo dall’aereo e non smise per tre giorni. Muoversi era stato piuttosto faticoso. Tuttavia, guardando le recensioni di altri viaggiatori, decisi di rischiare e prenotai il volo e l’albergo. Il primo, low cost, non era più tanto low cost, ma il prezzo della camera tuttavia era molto conveniente. Aldilà del tempo, sarebbe stata sempre e comunque una nuova Globetrotting Travel Adventure.

Il tram preso all’aeroporto di Balice ci ha lasciati alla stazione Glowny e da li abbiamo camminato fino al hotel situato nel pieno centro, accanto alla porta di S. Floriano (Brama Florianska), il patrono di Cracovia. Dopo il check-in, una cartina in mano e partiamo alla scoperta della città. Per vedere tutto qui e fare un’escursione fuori città ad Auschwitz e Wielickza (due tappe d’obbligo), dovremo seguire ritmi piuttosto serrati, alzandoci presto al mattino. Nessuna obbiezione da parte di nessuno dei miei compagni di viaggio che, dicono, se avessero voluto rilassarsi sarebberò andati alle Seychelles. Siamo fortunati perchè non fa eccessivamente freddo ed è soleggiato.

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Cracovia si presenta un pò come Praga, con maestosi palazzi, monumenti, chiese e musei da un lato e bellissimi negozi, bar e ristoranti dall’altro. La storia e la cultura convivono con la modernità in questa città piena di vita e di giovani.

Muoversi nel quartiere centrale tra un’attrazione e l’altra è piuttosto facile. Le distanze sono corte e Staro Miasto è visitabile tranquillamente in un giorno. In soli cinque minuti del cammino lungo la ulica Florianska arriviamo alla prima tappa: Ryanek Glowny, la maestosa piazza, è occupata in questo periodo dell’anno dai mercatini di Natale che torneremo a visitare più tardi. Proseguiamo a piedi verso la collina del Wawel. Chiude alle 16 e dobbiamo fare in fretta per poter visitare l’intero complesso. Il Wawel si raggiunge dal Ryanek imboccando ulica Grodzka (la strada utilizzata dai re dopo l’incoronazione per raggiungere la piazza e incontrare gli abitanti di Cracovia) e poi la ulica Kanonicza, una via che trascina il turista direttamente in atmosfera medievale. Oltre alla magnifica Cattedrale e al Museo diocesano dedicato a Giovanni Paolo II (che qui era arcivescovo), si possono visitare le 70 sale del Castello Reale, gli Appartamenti reali, il Tesoro della Corona e l’Armeria, Il Wawel perduto, l’Arte Orientale, si può vedere la campana di San Sigismondo nella Torre campanaria o scendere nella Grotta del Drago (Smocza Jama). In questo periodo dell’anno, quest’ultima non è accessibile. Secondo la leggenda, gli abitanti del regno di Krak erano terrorizzati dalla presenza di un drago, ucciso poi con un’astuzia. Un’altra leggenda vuole che una delle sette pietre dei Chakra, lanciate dal dio Shiwa, cadde proprio dove ora sorge la collina del Wawel. Sono tanti i visitatori che vengono al Wawel per essere irradiati dall’energia vitale della pietra Chakra. Da non dimenticare infine la possibilità di vedere la Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci, custodita temporaneamente proprio qui.

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Al ritorno ci fermiamo per visitare la Basilica di S. Maria (Kościół Mariacki), aperta fino alle 18. E’ un’imponente chiesa che sorge sul lato orientale della piazza Ryanek, in stile gotico, lunga più di 100 metri. L’altare maggiore è un polittico costruito dall’artista tedesco Veit Stoss e consacrato nel 1489. Non potendo salire sulla più alta torre campanaria perchè chiusa, ci accontentiamo di ascoltare l’hejnal, lo squillo di tromba eseguito quattro volte allo scoccare di ogni ora. Sono le 19. Rimane un pò di tempo per i mercatini di Natale prima della sosta per la cena. Fa  freddo ed entriamo al ristorante Vessele per scaldarci e mangiare.

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Il 2° GIORNO veniamo prelevati in hotel alle 7.30 dal nostro autista che ci porta ad un tour organizzato che prevede la visita in mattinata dei campi di concentramento ad Auswitsch/Birkenau e delle miniere di sale di Wieliczka nel primo pomeriggio. Tornati in hotel alle 16.30, giusto il tempo per darci una rinfrescata, andiamo a visitare il Mercato dei Tessuti al centro della Piazza del Mercato. L’edificio realizzato nel Trecento, oggi è ancora un luogo commerciale con innumerevoli negozi di artigianato e di souvenir. Una breve sosta ai mercatini per gustarci la Fosolka, una tipica zuppa polacca. Alle 20 partecipiamo alla santa messa nella chiesa di S. Floriano (Kościół św. Floriana), nel quartiere di Kleparz, dove Giovanni Paolo II era stato vicario e nella quale sono custodite le reliquie del santo patrono della città. Concludiamo la giornata con un drink al Caffè Szal che offre una magnifica vista sulla Basilica di S. Maria.

Iniziamo il 3° GIORNO con la visita del quartiere ebraico Kazimierz. Fino all’Ottocento questo quartiere era una città indipendente. Oggi è il luogo più apprezzato dai nottambuli e dagli artisti. Impariamo qualcosa sugli usi e costumi ebraici durante la visita della Sinagoga Antica e del Cimitero. La Sinagoga Nuova è la più interessante. Già dai tempi in cui visitaì il quartiere ebraico di Gerusalemme, ricordavo alcune usanze, come la netta divisione tra il settore maschile e femminile. Entrando nella sinagoga, gli uomini devono coprirsi il capo con la kippa. Camminando tra le stradine di questo quartiere completamente diverso dalla città vecchia, facciamo una piccola sosta per degustare una zapiekanka (una specie di baguette farcita e buonissima). Il muro fatto di macewas (lapidi ebraiche) frantumate, ritrovate qui durante gli scavi archeologici, è stato costruito negli anni ’50. Oggi lo chiamano il ‘muro del pianto’, alludendo a quello di Gerusalemme. Questo antico cimitero (che risale al 1552) ha subito profanazioni e distruzioni durante il periodo dell’occupazione nazista. Si salvò una sola lapide, a quanto pare, quella della tomba del rabbino Moses Isserles (+1572), ma solo perchè toccandola, un tedesco era rimasto fulminato.

Proseguiamo alla Fabbrica di Schindler. Seguendo la mostra permanente Cracovia sotto l’occupazione nazista 1939-45 disposta su tre piani, i visitatori ripercorrono la storia della città e le condizioni difficili della vita nel ghetto.

Nel pomeriggio giriamo senza meta, fermandoci a seconda dell’ispirazione del momento. Alcuni sostano nelle chiese minori, altri fanno shopping. Io mi siedo su una panchina ad osservare la gente. La mente vola indietro nel passato mentre cerca di immaginare Karol Woytyla che camminava da giovane su queste strade e tutte quelle persone che venivano trascinate dai nazisti con la forza, strappate con violenza dai propri cari, e portate nei campi di concentramento. Per un attimo il tempo si ferma. Come se tutto fosse successo soltanto ieri.DSCN9292

Il viaggio giunge al termine. Domattina si torna a casa.

Spanish Version of this article:

https://mirakrizman77.wordpress.com/2015/12/18/una-experiencia-invernal-en-cracovia/

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Un commento Aggiungi il tuo

  1. Claudia Sagal ha detto:

    Bellisimo!!!

    "Mi piace"

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