LAPPONIA in estate: ROVANIEMI

Pensavo alle renne e al sole di mezzanotte mentre da Helsinki stavo salendo sull’aereo che mi avrebbe portato a Rovaniemi. Il freddo eccessivo mi fa un po’ paura e venire qui d’estate mi avrebbe dato la possibilità di conoscere questo territorio finora a me sconosciuto. L’aeroporto all’arrivo e’ quasi deserto. Un unico volo con poche persone, perlopiù famiglie con bambini, e molti turisti cinesi. All’uscita salgo su un piccolo pulmino che per solo 7 euro ti porta in albergo facendo sosta davanti ad ognuno dei sei alberghi di questa piccola città capitale.

IMG_0441Sono le undici di sera e mentre guardo fuori dalla finestra del Arctic City Hotel, la luce è ancora limpida. In giro per le strade non c’è nessuno. Rovaniemi a quest’ora pare una città fantasma. Anche alle tre di mattina, quando mi sveglio di soprassalto e guardo fuori, il sole è ancora li. Nemmeno le tende pesanti riescono ad oscurare del tutto la camera e forse l’unico modo per riaddormentarmi è indossare la mascherina messa a disposizione degli ospiti e coprirmi gli occhi.

IMG_0680La colazione servita al ristorante Monterosa che è, mi dicono, il miglior ristorante di Rovaniemi, ha un qualcosa di fiabesco. L’atmosfera soffusa di questo ambiente lappone mi fa pensare come dovrebbe essere ancora più bello durante le giornate innevate di dicembre.

IMG_0627A pochi passi da qui prendo il Santa Claus Village bus per andare al Villaggio di Babbo Natale. Sì, proprio così. Sto andando là dove ogni bambino di questo mondo sogna di andare almeno una volta nella vita.

IMG_0622IMG_0629Il Santa Claus Village si trova a circa sei chilometri fuori dalla città, subito dopo il Santa Park, una zona del bosco dedicata ai bambini, ed è raggiungibile tutti i giorni dell’anno dalle 10 alle 18. Al suo interno ha un ufficio turistico (Arctic Circle Info) dove è possibile farsi rilasciare il certificato di aver attraversato il Circolo Polare Artico, vari negozi, ristoranti e tanto altro. Mi dirigo verso il Santa Claus Office dove mi accolgono alcuni elfi per chiedermi se voglio incontrare Babbo Natale. Perchè no? – ci penso mentre un elfo mi sta facendo strada. Dopo aver attraversato un tunnel in semiluce pieno di pacchi e scatole di ogni genere e fatto due rampe di scale, un altro elfo mi viene incontro chiedendomi da dove vengo e mi apre la porta. Ed eccolo, l’uomo vestito di rosso con la barba bianca in carne e ossa seduto davanti a me. E’ qui tutti i giorni dell’anno. Mentre mi accingo verso di lui, Santa Claus mi porge la sua mano grandissima e mi accoglie con il sorriso e una voce calda, dandomi il benvenuto. Mi siedo al suo fianco e quasi incredula continuo ad osservarlo rispondendo alle sue domande. Mi parla in inglese, poi in italiano e poi in croato mentre mi tiene la mano e mi guarda con i suoi occhi azzurri. Mi sento cosi emozionata da sentirmi quasi come una bambina… come se il tempo si fosse fermato per un attimo e tutto proprio tutto sembrava un mondo dei sogni…

IMG_0454Copia di IMG_0464gvungmeteu_media_storage.filename.afa6a9ef13629d09.494d475f303036312e4a5047IMG_0454Portandomi dietro quell’emozione inspiegabile quanto vera, raggiungo a piedi le renne di Babbo Natale. Mi sembrano quasi spaesate, due grandi ed una piccola, tutte prese dalle persone che le osservano come se fossero in uno zoo. La zona del bosco intorno pare incantata mentre l’odore delle braci ardenti del fuoco acceso si diffonde nell’aria gelida che penetra nelle ossa.

Copia di IMG_0518IMG_0523 copiaAnche durante l’estate la Lapponia si presta a varie attività all’aperto. Si possono fare camminate, giri in bicicletta e in canoa, safari per osservare gli animali della foresta oppure vivere il sole di mezzanotte.

IMG_0700Il sole di mezzanotte è uno dei motivi principali per cui visitare la Lapponia in estate. Le notti bianche durano qui a lungo e già da Marzo in poi cominciano ad accorciarsi. Più si è vicini al Polo Nord più questo fenomeno è forte. Non a caso a Helsinki, che si trova più al sud della Finlandia, la luce di notte in questo periodo è meno intensa. Nella notte della Midsummer che cade di sabato tra il 20 e il 26 giugno, ancora oggi si offrono i tributi a Ukko, il dio finlandese del tuono. I fuochi di tutto il Paese si accendono e c’è chi sceglie di celebrarlo facendo una sauna o nuotando in uno dei tanti laghi di questa bellissima terra. A Rovaniemi si può raggiungere il punto alto di Ounasvaara in soli 20 minuti di cammino e con l’aiuto di un cavalletto si possono fare bellissime foto. Durante il cosiddetto “golden hour” che in realtà dura 3-4 ore, tra le undici di sera e le tre di mattina, il sole splende all’orizzonte. Non preoccupatevi se perderete una notte di sonno perché il sole vi trasmetterà una tale energia che vi riprenderete dalla notte persa veramente in fretta.

IMG_0825Il giorno seguente prendo parte ad un’escursione che mi sta portando a visitare una fattoria di renne. Ci accompagna un ragazzo francese, qui da qualche anno, e mi trovo sul pulmino insieme ad alcuni cinesi e ad un ragazzo indiano. Mentre percorriamo lentamente la strada che da Rovaniemi ci porta a Sierijärvi, Jean ci da molte informazioni su quello che oggi stiamo andando a vedere. La Lapponia è la terra dei Sami, la popolazione più antica del Nord Europa che vive sparsa tra il nord della Finlandia, la Norvegia, la Svezia e la Russia. Ad eccezione della parte finlandese, in Lapponia è consentito solo ai Sami di allevare le renne. Non tutti i Sami si dedicano ad allevamento delle renne. Alcuni si trasferiscono in città e vanno all’università dedicandosi poi ad altre attività. In Lapponia ci sono più renne che persone, circa 200 000 esemplari contro 185 000 abitanti. Si vivrà più tranquillamente, penso scherzosamente, mentre perdo lo sguardo tra infiniti chilomentri del bosco che fiancheggiano la strada quasi deserta.

All’arrivo ci accoglie Samo con il suo figlio Aki, i cui occhi si illuminano mentre ci parla orgogliosamente della tradizione della sua famiglia che da 300 anni si dedica all’allevamento delle renne proprio qui. La fattoria ha molte casette a forma di tenda, tutte di legno. Il bosco ne fornisce in abbondanza per tutti e viene usato anche per riscaldarsi. Samo possiede circa 300 renne, il massimo numero consentito, di cui circa 25% sono maschi, mentre restanti 75% sono femmine.

IMG_0753 copiaMentre il padrone di casa ci conduce verso le renne, il figlioletto salta qua e là in mezzo al prato e viene raggiunto da un bellissimo cane husky. Gli husky sono i cani tipici della Lapponia, discendenti dai primi cani che popolarono le zone dell’Artico, usati dagli Inuit come mezzi di trasporto. Durante l’inverno in Lapponia questi diventano cani da slitta, essendo in grado di resistere a condizioni meteorologiche davvero estreme. Il loro pelo, una specie di impermeabile naturale, ci spiega Samo, ha due strati: quello esterno li protegge dal freddo, quello interno dalla pioggia.

IMG_0794Proprio mentre il cielo si sta annuvolando, Samo emette alcuni suoni strani e cominciamo a sentire l’arrivo delle renne tutte a galoppo. Ad un certo punto mi trasale il terrore quando le vedo correre tutte in una volta verso di noi, ma poi improvvisamente si arrestano essendo abituate, ci dice Sami, alle persone.

IMG_0809.JPGLe renne si accoppiano in settembre e danno luce ai piccoli tra maggio e giugno. Un maschio può fecondare una ventina di femmine, motivo per cui i proprietari tengono un maggior numero di femmine. Le renne hanno un fiuto formidabile, in grado di scovare i licheni nascosti dalla neve. Il colore dei loro occhi cambia con il cambio delle stagioni, per adattarsi alla quantità di luce. Ora sono verdi mentre durante l’inverno sono blu. Gli studiosi affermano che le renne siano in grado di vedere la luce ultravioletta che permette loro di individuare il cibo coperto da strati nevosi. Durante il periodo dell’accoppiamento, i palchi perdono la parte di pelle vellutata e diventano come le ossa, usate per combattere ed assicurarsi le femmine. Alcuni hanno la pelle bianca, altri grigia o marrone. Il manto ha due strati, uno interno lanoso e un sovrapello costituito da lunghi peli cavi pieni d’aria. Le loro pelli sono molto usate qui e si possono trovare in vendita dappertutto. Le renne solitamente vengono lasciate libere nel bosco e si cibano di licheni e funghi.

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Dare da mangiare alle renne è divertente

Sono proprio i licheni che il pastore ci da per offrirlo alle renne, innocue e del tutto abituate alla nostra presenza. Osservo Aki che gioioso saltella di qua e di là e penso alla fortuna che abbiano i bambini di vivere e crescere qui nel bel mezzo di questa natura selvaggia ma così bella e affascinante. Faccio respiri profondi, uno dietro l’altro, come se inconsciamente volessi farne una scorta di quest’aria pulita da portare a casa. Lo stupore mi accompagna quando entro nella kota seguendo il resto della comitiva. E’ una costruzione tipica lappone a forma di tenda, tutta di legno. Ci sediamo sulle panchine disposte intorno al fuoco acceso e coperte da pelli di renna. Persino il cane si siede di fianco al fuoco mentre Samo ci racconta altre cose sulla vita in questo luogo magico. Si, la Lapponia ha qualcosa di magico che ti prende e ti trascina in un altra dimensione, fatta di luci, colori, profumi, suoni del tutto diversi da quelli ai quali siamo abituati noi “dell’altro” mondo. La giornata sta per finire mentre il calore del fuoco ci riscalda incastonando ogni singolo frammento di questa magia nel profondo del mio cuore ormai rapito da questa terra bellissima nella quale ritornerò…

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INFO UTILI

COME ARRIVARE: Dall’Italia in aereo dai principali aeroporti volo diretto o con scalo per Helsinki e poi da Helsinki in aereo o in treno verso Rovaniemi.

DOVE DORMIRE: ARCTIC CITY HOTEL è uno degli alberghi migliori situati nel centro di Rovaniemi. Lo consiglio vivamente per la posizione, pulizia e ottimo servizio. In alternativa ARCTIC LIGHT HOTEL.

DOVE MANGIARE: Ravintola Monterosa annesso al Arctic City Hotel è il miglior ristorante di Rovaniemi. Piatto provato e consigliato: Carne di renna cucinata in due modi (Reindeer cooked in two ways). Anche il Ravintola Nili è ottimo, accogliente e consigliato a chi vuole assaggiare la carne dell’orso. I prezzi sono molto alti. Ci vogliono circa 34 euro per un piatto di questo genere e altri 9-10 per una birra.

ESCURSIONI: Safarctica

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4 commenti Aggiungi il tuo

  1. Giovanni Augello ha detto:

    Bellissimo articolo su una terra davvero magica!

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    1. Mira Krizman ha detto:

      Grazie Giovanni! Un abbraccio

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  2. Karen Saler ha detto:

    Mamma mia…bellisimo !
    Mi ha piacuto tanto leggere questo.
    Grazie, e ben tornato…stai benissimo nelle fotos ! Brava !

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    1. Mira Krizman ha detto:

      Grazie carissima!!! Un abbraccio

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